lunedì, dicembre 01, 2008

Le figlie di Bacco

Brindan a vita,

le figlie di Bacco. Col


padre, giocano.

domenica, novembre 23, 2008

Vento


Soffia il vento.

Cadono i ricordi,


come le foglie.

giovedì, novembre 20, 2008

INIT 15/11/2008 - ROMA BURNS! (Epilogo)

EPILOGO, ovvero "un caffé con le MIA WALLACE"

La serata e con sè la notte, volge al termine.
La gola arsa dalle tante, forse troppe, sigarette, si placherà e troverà sollievo con un'altra delle tante, forse troppe, birre fresche. La gente poco alla volta se n'è andata, il locale s'è quasi svuotato... Ma come per l'effetto di un setaccio, o di un filtro, quello che rimane è la parte migliore... Una sorta di scrematura umana, che lascia alla fine la créme delle persone che si potevano incontrare in questa splendida notte... E così, sinuosi corpi danzano nella sala semi deserta, al ritmo di brani anni '80, come odalische del nuovo millennio, rapendo lo sguardo dei presenti...


E si finisce a parlare di musica (e di che altro?), di mediometraggi western, di emuli di Tohmas Millian, di "che, m'accompagni a prendere da bere?", di funghi allucinogeni, di starne che non riescono a sconfinare, di fotografia, di fotografi, di foto, di fotografati, di tour che ci sono e che ci saranno... Strette di mano, baci, abbracci, volti, voci... La meglio gioventù musicale romana tutta riunita in un unico luogo... La meglio gioventù romana... E il calore, quello vero, quello che senti a pelle, che ti fa sentir bene con le persone... E si finisce stipati in un'utilitaria, in una situazione da barzelletta: ci sono tre romani, uno scozzese ed un milanese in una 500 (in realtà una SEAT Arosa)...
Ma c'è ancora tempo per un caffè con le
Mia Wallace... Grazie ancora, Micol e Valentina...
Il giorno sta arrivando...

Ma per le vie umide della Capitale, si sente ancora...
Oh, sì, eccome se si sente... Quel pizzicore al naso ed agli occhi...
E' fumo... Il fumo delle braci che stanno sotto i tuoi piedi...
Che aspettano solo un alito di vento, per trasformarsi ancora in fiamme...

E quando succederà, spero vivamente di essere lì.

NOTE:

Tutti i riferimenti a fatti o persone reali, sono ASSOLUTAMENTE voluti e cercati.
Voglio qui, in ordine di apparizione, citare tutti quelli che hanno reso splendidi questi due giorni: Simone, Giorgia, Ilenia Volpe e i Radioscascio, che poi sono: Fabrizio "Triton Bizé" Vivarelli, Alessandro "Er Duca" Porrari, Francesco "Frances" Ferrarelli e Dario "Gonzales" Mattia; Serena Jejé e i Madkin; Germano e gli Ibrido_xN; Dindo, Mike (autore delle foto), Annalisa delle THELMAS; Micol e Valentina delle Mia Wallace; Stefania, Nunzio dei Betty Ford Center, la ragazza dell'INIT, sempre solerte a riempire il bicchiere... A tutti loro il mio più sentito e sincero GRAZIE! Se dovessi essermi dimenticato qualcuno, chiedo scusa, ma la serata è stata talmente ricca di eventi che qualcosa potrebbe pure essermi sfuggito...

INIT 15/11/2008 - ROMA BURNS! (Parte TERZA)

SUPERFICIALE

Sul palco in penombra, si staglia la sagoma di un gigante.

Germano è ancora più grande di come uno possa immaginarselo.

Quest'omone imbraccia la sua chitarra, e si posiziona dietro un pc portatile, che davanti alla sua figura, diventa ancora più piccolo.


La gente è al buio. Gli Ibrido_xN stanno preparando la loro miscela per accendere la miccia... Suoni elettronici, futuristici, richiamano l'attenzione del pubblico, come il clic di un interruttore, come l'innestarsi di un circuito elettrico... Gli effetti cedono gradualmente il passo alle più classiche delle formazioni rock, chitarra-basso-batteria, che come un intreccio di cavi, preparano la trama dove, la voce di Germano, tesse liriche che non hanno nulla di Superficiale... Le voci distorte ci portano, con la memoria, a sale piene di computer, e a shuttle in partenza... E partiamo anche noi, rapiti dai testi raffinati e mai banali, dalla voce inconfondibile del vocalist, che dall'alto ci sovrasta letteralmente. Rimaniamo sospesi in una Bolla, a mezz'aria, le persone attorno a noi quasi spariscono, ognuno perso nel suono, nelle ritmiche, negli echi... E poi, ad un tratto, all'improvviso... PUF!... La bolla scoppia. Le luci si affievoliscono. La strumentazione si riaddormenta. E noi, ci troviamo di nuovo coi piedi piantati in terra, ma con nella testa ancora uno strano torpore... ed il piede, di sua iniziativa, ricomincia a battere il tempo...

Foto di MIKE

INIT 15/11/2008 - ROMA BURNS! (Parte SECONDA)

LA MUSICA E' DONNA

Nella penombra delle luci soffuse, appare, come d'incanto, un cavaliere scozzese sul palco che ci sovrasta.
Col kilt svolazzante, potrebbe essere la reincarnazione del mitico William Wallace di Braveheart... Non fosse per i capelli, che nella nostra versione non ci sono, e per il fatto che non impugna un'enorme spada... ma l'arma che ha in mano può ferire e colpire anche con più violenza... La sfolgorante chitarra blu elettrico luccica come lama, sotto le luci...
La gente distratta dall'entrata degli altri giovani cavalieri, ritorna poi attenta quando entra il vero condottiero...
Che è una lei. Ed in grembo tiene accovacciato il suo splendente giaguaro, che riposa sornione, prima di tirar fuori gli artigli...

Le luci si alzano... Come sole che sorge... Ed illumina l'armata pronta a scendere e portare il fuoco nella Capitale.
Belli, quasi immobili, statue pronte ad animarsi ad un minimo gesto...
E poi il ruggito, prima sommesso, poi sempre più forte, del giaguaro, domato dalle sapienti mani e dalle delicate dita, della bruna condottiera, da il via alla cavalcata verso Rifugi sicuri... E' una meraviglia starli a guardare, mentre compatti avanzano sulle nostre teste, intessendo un sentiero di suoni e note e distorsioni che tengono il pubblico accorso, come in una morsa. E poi la trance diventa collettiva sul palco. Ogni componente sembra faccia l'amore col proprio strumento, tanta è la passione ed il piacere con cui interagiscono, ognuno con se stesso, ed alla fine ognuno con gli altri... E quando vengono pronunciate, quasi lasciate decantare nell'aria, le parole "la musica è Donna", non si può non guardare lei, Ilenia Volpe, e silenziosamente e con riverenza, annuire.
Lei, che schiaffeggia l'aria coi lunghi capelli, che, come un ritratto d'artista, segue con gli occhi vivi tutto il pubblico, ed in qualsiasi posto tu sia, sembra che ti fissi. E tu non puoi non tenere gli occhi su di lei, come ipnotizzato dalla sua voce, ora graffiante, ora carezzevole, che prima ti prende e ti porta in cielo, ed un attimo dopo ti scaraventa con violenza a terra...
C'è ancora il tempo per ricordare Kurt Cobain, che dall'alto avrà sicuramente sorriso sul sudore, la grinta, la passione di queste straordinarie persone, che su un palco diventano ognuno membra di un'unica donna. Una bellissima donna.
Il cui nome è MUSICA.


Foto di MIKE


INIT 15/11/2008 - ROMA BURNS! (Parte PRIMA)

ARIETE: "Non puoi sapere cos'è il fuoco se non ci giochi", ha detto Mark Finney, un matematico specializzato in modelli informatici per trovare il modo migliore di spegnere gli incendi nei boschi. La prossima settimana le sue parole saranno il tuo motto, Ariete. Con questo non voglio dire che devi appiccare un incendio per amore della sperimentazione, prendere a calci dei tizzoni ardenti per spargerli in giro, accendere una sigaretta mentre fai benzina o comprare un lanciafiamme. Sto dicendo che dovresti imparare a giocare con delle fiamme utili e affascinanti senza correre rischi.
(http://www.internazionale.it/oroscopo/)


PROLOGO

6 del mattino. Brianza. Buio. Freddo.
Non ho ancora acceso la prima di tante sigarette di questa lunga giornata, ma dalla bocca esce lo stesso fumo denso. Si sentono solo merli mattutini e qualche macchina di lavoratori del sabato mattina...

600 chilometri. Un passaggio dal buio alla luce. Lasciandosi alle spalle Bologna la grassa e le splendide colline toscane cogli alberi che si stagliano sul loro crinale, accarezzando il cielo, e trattenendo tra le loro esili dita brandelli di nuvole.
Roma. Caput Mundi. La giornata è lunga. Ma scorre via veloce tra metr
opolitane affolate e rifocillanti lasagne (grazie Giorgia). Tra centurioni che finita la loro battaglia per la pagnotta, si tolgono gli schinieri e saltano, con aria truce, a bordo delle loro fiammanti 500 (old style) blu. Tra immobili sarcofagi d'oro ad ogni angolo, e rovine illuminate dai flash giapponesi. Tra il venticello sull'Aventino, e il Cupolone illuminato che sovrasta la città. Tra i bus che puzzano d'orina, e le inaugurazioni di nuovi distributori di benzina...
Dalla luce siam tornati al buio.
Ma è proprio questo che aspettavo... Che le fiamme, di giorno, non fanno lo stesso effetto...


LIGHT A FIRE!

Il locale è buio. E' scuro. Siamo stati marchiati per entrare.
C'è un indistinto brusio in sottofondo.

L'unica parte veramente luminosa è il bancone del bar. Perché uno vuol vedere bene quel che beve.
Poi, all'improvviso la gente viene attirata verso un'altra sala.
Una musica che ti scoppia dentro. Una voce tanto graffiante, quanto invitante. Su una parete ragazzi che corrono, suonano... Nascosti da una selva di aste di microfoni, piatti di batterie, cavi, che formano una sorta di intricata e tetra
foresta di alberi morti... E loro là dietro che corrono, saltano... Ed infine una risata argentina.
E poi torna il buio.

E la luce ci restituisce quei giovani in carne ed ossa, lì, che ci sovrastano dal palco... Ed ora la foresta non è più morta e tetra. E' viva, guizzante... Il loro nome risuona, quasi sussurrato dalla cantante del gruppo... Il loro nome: MADKIN.

Ora c'è lei, Serena JeJé, nella sua splendida mise nera, è lì... Pronta a far scoccare la prima scintilla di questo incendio di suoni che sta per bruciare Roma!
E fa proprio questo... E sembra nata solo per quello. Per essere una rockstar... Si badi bene, non ho detto una divetta, ho detto una rockstar.
Imbraccia la chitarra come fosse un'ascia affilata. La brandisce e tira fendenti a tutti i presenti, ormai rapiti dall'incalzare del loro set. Quando ha in mano la sua arma, nessuno la ferma... Neanche una cinghia che si stacca e che suo marito/il suo compagno/il suo amore (che ringrazia pubblicamente all'inizio del concerto) saltando sul palco dal pubblico, rimette a posto in un attimo. Perché nulla deve
interrompere il live. Un live tirato. Tiratissimo. Il pubblico viene poi colpito da uno schiaffo quando attacca Blue Sun (lo ammetto, forse la mia preferita in assoluto), decadente, strisciante, suadente... I brividi durano per tutto il pezzo, e per la sua splendida interminabile coda... L'emozione è tangibile tra il pubblico. Ma è un attimo. Ed ecco che all'unisono i MADKIN tirano un altro fortissimo colpo di scure, attaccando il veloce My Zen...
E poi tutto finisce. Il silenzio cala di nuovo nella sala. E il pubblico resta al buio a leccarsi le ferite...


Foto di MIKE

giovedì, novembre 06, 2008

Storia & Vecchiaia...

Ieri, improvvisamente, mi sono accorto di aver assistito ad un fatto dalla rilevanza storica eccezionale.
Una di quelle cose che un giorno ai tuoi figli o ai tuoi nipoti dirai con orgoglio "Io c'ero. Mi ricordo bene quel giorno"... Quel giorno in cui, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, il Presidente non è stato un bianco. Il primo Presidente degli Stati Uniti d'America Afroamericano...
Uno al momento non ci pensa più di tanto... Ma l'uomo a capo di una delle superpotenze mondiali, è nero. E' un momento più che storico. E' un momento carico di speranze, di ottimismo... Sì, perché ieri mattina alzandomi, sono andato a vedere alla TV i risultati dell'Election Day, e quando ho visto che la vittoria era definitiva, mi son sentito bene. Ora si spera solo che tutte le aspettative (o almeno la gran parte) vengano onorate. Ma già il fatto che abbia vinto Obama, è di per sé un cambiamento ed una spinta che basta per rimettersi in moto...

Ed ora veniamo alla vecchiaia... Mi era già capitato di pensare, qualche tempo fa, che uno si accorge di diventar vecchio, anche quando (purtroppo) passando davanti ad un monumento ai caduti, si accorge che quella guerra l'ha vista, e di quei caduti si ricorda... Mi spiego meglio. Quand'ero un bambino, tutte le piazze ai caduti, o i monumenti militari, erano tutti dedicati ai morti delle due guerre mondiali, una cosa a me così distante, magari studiata sui libri, o sentita nei ricordi sbiaditi di qualche nonno o qualche anziano. Ma quando, passeggiando, ora passo davanti ad un monumento per i caduti di Nassirya, allora lì la cosa non è lontana... Ricordo perfettamente perché la guerra è scoppiata, perché dei nostri militari erano (e lo sono tutt'ora) là, le notizie ai TG... Quello che per i miei figli o i miei nipoti, saranno solo ricordi sbiaditi da me raccontati o nozioni lette su un libro di storia.

Ora, ripercorrendo al volo un po' di fatti, mi rendo conto di quanta storia sia già passata in questi miei 30 anni, e questo mi fa rabbrividire...
Quelli della mia età hanno già visto (in ordine sparso sia cronologicamente e di importanza):
- invasione del Kuwait;
- prima guerra del Golfo;
- tragedia del Rwanda;
- almeno due omicidi di matrice terroristica (D'antona e Biaggi);
- diffusione esponenziale del virus HIV;
- tragedie negli stadi;
- tzunami, terremoti ed alluvioni varie;
- Katrhina;
- dramma della Valtellina;
- attentato al Papa e rapimento Orlandi;
- strage mafiosa di Capaci;
- strage ed omicidio di Borsellino;
- strategia della tensione;
- le Torri Gemelle a New York;
- gli attentati terroristici in giro per il mondo;
- l'IRA;
- seconda guerra del Golfo;
- guerra in Afghanistan;
- Nassirya;
- Intifada...

... ed ora mi fermo, perché mi sembra già fin troppo....



martedì, ottobre 28, 2008

Oro


Corre, l'Amor mio.

E sparge oro per la

strada lucida.

venerdì, ottobre 24, 2008

Pazzia collettiva???

Premettendo che questo blog non ha mai avuto ambizioni di far politica, o di essere un blog di denuncia, ma semplicemente una valvola di sfogo personale, qui non si può tacere...
Ora, vi chiedo un piccolo sforzo... Dimenticate per un attimo le vostre idee politiche, le vostre convinzioni, la vostra squadra del cuore, etc. e cercate di usare solo la RAZIONALITA' e la LOGICA.
Il primo video si riferisce alla conferenza stampa del 22/10/2008. Il secondo video, si riferisce ad un intervento con la stampa da Pechino, il 23/10/2008.
Ora, a meno che non viviamo in un paese come la Cina (che è stata capace di mandare in onda con 10 secondi di differita la cerimonia dell'accensione della fiaccola olimpica, per poter intervenire su fatti incresciosi senza che il telespettatore se ne accorgesse...) oppure le parole del Presidente del Consiglio sono state pronunciate...
Ora alla fine del secondo intervento il Presidente del Consiglio parla di "divorzio" tra l'informazione (i media) e la realtà da lui vissuta. Mhhhhh... A me sembra che la realtà da lui vissuta sia un po' differente da quella vissuta da una moltitudine di italiani...
Non vorrei che l'unico "divorzio", sia quello del Presidente del Consiglio dal suo cervello...

22 Ottobre 2008


23 Ottobre 2008

venerdì, ottobre 17, 2008

Haikù per un Genio amico

Dita geniali,

ebano ed avorio,

amalgamano.

martedì, ottobre 14, 2008

Spluva



Nome Santo. Gli

occhi ardono. Neri,

come Barbera.

venerdì, ottobre 10, 2008

Undiciottobre


Ridon gli occhi

di un bimbo felice.

Colman il Cuore.

lunedì, ottobre 06, 2008

Morire

Muoio, con Bowie

di sottofondo. Non è

poi così male.

lunedì, settembre 29, 2008

Dormono e poi chiedono perdono, le mie fate

Non vi capita mai di svegliarvi, la mattina, con un ritonello che vi suona nella testa? E che suona, suona, suona per tutta la giornata?
Bhe a me sì. Spesso.
Ed in queste giornate il ritornello è "...dormono e poi chiedono prdono, le mie Fate..."
E quindi voglio parlarvene.
Qualcuno, commentando ciò che vi sto per presentare, l'ha paragonata ad una rete da cui è difficile uscirne.
Una rete, già. Una definizione in cui mi ritrovo pienamente, questa.
Già perché la musica di MISS/GRETCHEN ti avvolge, ti rapisce, e più tu cerchi di dibatterti, più rimani impigliato; e più cerchi di trovare l'uscita, e più cadi nel mezzo...
Una sorta di labirinto fatto di tela di ragno, che mentre cerchi di uscirne, ti invischia, coinvolgendoti a diversi livelli, non solo uditivo...
Sul suo profilo My Space trovate solo due brani...
Ma quando saranno finiti, non potrete fare a meno di far ripartire il player, e di metterli in loop finché non vi sentirete trasportati in altre dimensioni, avvolti in un soffice bozzolo, che miss/gretchen avrà costruito attorno a voi...
Un altro mondo dove "...dormono e poi chiedono perdono, le mie Fate..."

giovedì, settembre 25, 2008

La luna...

Dal monte spunta.

La Luna è ardente.

Fiamma divina.

mercoledì, settembre 24, 2008

Impressioni di fine estate


Monti vegliano.

Rapaci mi scrutano.

Io. Solo. Perso.

venerdì, settembre 12, 2008

Rock'n'Roll ain't noise pollution!!!

Stamattina, ho messo in macchina il CD "Back in black" degli AC/DC...
Erano anni che non lo ascoltavo. Mi ricordo che ai tempi avevo la cassetta, fatta da amici più grandi di me. Una TDK da 90 minuti, la classica, con su un lato BACK IN BLACK e dall'altro FOR THOSE ABOUT TO ROCK...
Santo Cielo! Quella cassettina ha accompagnato la mia adolescenza di giovane amante del rock pesante, coi capelli corti, la riga di lato, niente pelle, niente catene, niente borchie... Un insospettabile quindicenne compìto, che a casa consumava le cassette degli AC/DC, degli Iron Maiden e qualcosa pure degli Slayer, che ascoltava mentre faceva i compiti Rock FM, gloriosa emittente (che ha recentemente chiuso i battenti) di solo musica rock, in tutte le sue sfaccettature...
Ah, che tempi! Quello che però mi ha stupito di più stamattina, è che pur non avendo ascoltato per anni quell'album, mi ricordavo esattamente l'ordine delle tracce, la loro intro, praticamente tutto... E l'energia è la stessa di quando avevo quindici anni, e, dentro di me, il capellone che non sono mai stato, ha iniziato a far girare vorticosamente la sua capigliatura...
ROCK'N'ROLL AIN'T NOISE POLLUTION!!!!



mercoledì, settembre 10, 2008

venerdì, settembre 05, 2008

Cri,cri,cri...

I neri grilli

rompono la notte che

mi parla di te.

sabato, agosto 30, 2008

Burning Rome...

ROMA BRUCIA!

Roma brucia!
Brucia, da Setteville
a Centocelle.
Brucia, negli scantinati
e nei box affittati.
Brucia, sotto i tacchi
di gente coi paraocchi.

Roma brucia!
Brucia, dietro lo sguardo incazzato
e il dito medio alzato.
Brucia, nei locali affollati
e nei quartieri isolati.
Brucia, nell riff e nell'accordo
pensati in auto sul raccordo.

Roma brucia!
Brucia, nelle foto ammiccanti
e nelle menti brillanti.
Brucia, nei sogni etilici
e nei miti angelici.
Brucia, nelle dita veloci
e nelle voci feroci.

Romani, Italiani,
tremate!
Pronte son già le armate
con le armi imbracciate!
Armi che sparano suoni,
che scuotono, al par dei tuoni.
Parole che graffiani il Cuore,
parole di rabbia e speranza e amore.
La sentite nell'aria?
Sentite la passione che brucia?
Che brucia la città,
l'incendia, senza pietà...

(Dedicata in particolare a: ILENIA VOLPE,THELMAS, FABRIZIO VIVARELLI, MIA WALLACE, LUMINAL, MADKIN, SUAN, BETTY FORD CENTER, IBRIDO XN, BLONDE IS OVER, MALLORY KNOX)

mercoledì, luglio 23, 2008

IBRIDO_XN

Presto parlerò ancora di loro... Intanto, un piccolo assaggio...



giovedì, luglio 10, 2008

Asphalt Haiku

Macchia vivida,

in mare di asfalto.


Sole che cola.

giovedì, giugno 26, 2008

Gomorra

L'altra sera sono andato a vedere GOMORRA.
Avendo letto il libro, ero curioso di vedere come si sarebbe svolta la vicenda all'interno del film, visto che, già non è facile di per sé fare una trasposizione cinematografica di un libro, ancor più se il testo in questione non è un romanzo, ma una sorta di "reportage", dove fatti e vicende si intersecano, si prendono, si lasciano, senza la parvenza di una linea di continuità...
Anche se quella linea nel libro, come nel film, c'è... Ed è proprio quello che fa riflettere. Nascosta nelle mille vicende che sembrano così slegate tra loro, emerge in tutta la sua forza, qul senso quasi di sconfitta, davanti ad un sistema criminale così radicato, così complesso, mi verrebbe da dire così "assimilato", che risulta difficile ormai, per chi ci vive dentro, poter distinguere cosa è bene o cosa è male...
Ragazzini che come unica aspirazione hanno quella di lavorare per i clan... Ragazzini, che con le scene di SCARFACE negli occhi e nella testa, pensano di poter tagliarsi un loro spazio nel "sistema", mettendosi contro tutto e tutti...
Un film bello. Molto bello. Un film tosto. Che decide di prendere solo quattro vicende, forse le più significative, quelle che nella durata della vicenda, riescono comunque a mostrare tutto (o quasi tutto) quello che c'è dietro una realtà così complessa, come quella delle periferie di Napoli.
Quelle periferie che ci vengono mostrate in tutta la loro veridicità...
Ed è proprio quello che lascia un po' così, quando si esce dal cinema... Perché quello che si è appena visto, non è un romanzo. Non è una storia inventata ad uso e consumo degli spettatori. Quel sarto che viaggia per Napoli chiuso in un bagagliaio, per andare ad insegnare nei laboratori clandestini cinesi, come cucire un capo d'alta moda, che le attrici hollywoodiane indosseranno ad una prima, non è un personaggio invnetato. I due ragazzini che si credono Tony Montana e che finiscono freddati, non sono personaggi. Sono PERSONE. E una volta che ci si rende conto di questo, allora sì, che si comincia a pensare.

giovedì, giugno 12, 2008

Messere, messere, la prima a me...

SABATO 14 GIUGNO 2008
Siete tutti caldamente invitati





My HEAD....


La mia testa è


troppo piccola per i


miei pensieri.

martedì, giugno 03, 2008

Cry


Piovon lacrime.

Lacrime vere per te

che lotti. Con noi.




NON MOLLARE!!!

lunedì, maggio 26, 2008

Lucciole

Lucciole come

Stelle, pulsano nella

notte del mio Cuor.

venerdì, maggio 23, 2008

Yaaaaawwwnnnnn....


Lotto col sonno,


giocandomi il senno.


Vincon i Sogni.

giovedì, maggio 22, 2008

Uccelli


Grigie tortore,


attendono la scossa


nel cielo morto.

martedì, maggio 20, 2008

Voce

La tua voce è

Musica, e Sorrisi

di occhi vivi.

lunedì, maggio 19, 2008

Milano by night (o, se volete Milano da bere...)



Venerdì sera. Milano. Siamo a Maggio, ma sembra Novembre. "November Rain" cantavano i Guns in macchina,mentre giungevamo qui, e nulla è più azzeccato... Il locale è caldo e accogliente. Dalle pareti ci guardano eroi e bambini. Le
fiammelle danzano sui tavolini, e la sangria fa il resto.
E poi viene il momento. Loro salgono sul palco; lui defilato, dietro la sua inseparabile compagna. Lei, ci guarda, sorride e poi fa la cosa per la quale è nata. Musica. "...mi nascondo dietro ardui silenzi..." ma la chitarra, che sembra un'estensione naturale del suo corpo, tanto è un tutt'uno con lei, parla...Eccome se parla. Nella sala è silenzio: nessun chiacchiericcio soffuso, nessun brusio. Tutti trattengono il respiro, aspettano che l'ultima nota sia sfumata... e poi esplodono, alla fine del primo pezzo. E del secondo...e del terzo... e così via. Ad un certo punto non c'è più luogo, non c'è più spazio: ci sono solo le loro note e la sua voce. In un attimo le dita affusolate che scorrono lungo il manico della chitarra, e quelle che corrono sui tasti neri e bianchi della tastiera, diventano un'unica cosa: un'enorme mano guidata da una sintonia straordinaria, da un gioco di sguardi, da occhi guizzanti... C'è tempo anche per un fuori programma con un'amica del pubblico... E poi si riprende, tra scatti punk-grunge e pezzi talmente emozionanti, che pure il cielo di Milano fa cadere le sue lacrime sulle vetrate sopra di noi... E poi la musica finisce. La gente rimane immobile: vorrebbe non finisse mai, ma le regole son queste...Anche se, ne son sicuro, la mattina dopo svegliandosi, la sua voce risuonerà nelle loro orecchie, come canto di Sirena, che non si può scordare...
E' sabato ormai, e adesso pure il cielo di Milano è risollevato e non piange più....




Una serata splendida, quella di venerdì. Una serata di pioggia di Maggio, di gatti calciatori e cervelli da 70.000 euro. Di fotomontaggi e massaie ungheresi. Di sangria e riti scaramantici. Di grandi uomini alle pareti e grandi donne sul palco.
Di cerate con le fragole e sedie impilate. Di scale mobili e magma. Di chitarre e tastiere. Di band tributo ad Orietta Berti ed emuli femminili di Ben Harper. Di canzoni donate attorno ad un tavolino e di dita che danzano su corde tese. Di bottiglie vuote e piedi lunghi. Di chilometri percorsi e pesi da portare. Di sorrisi e commozione. Di occhi e capelli. Di
alcool e Navigli. Di strade e uova. Di sigarette perfette e persone stupende.

RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio tutti i ragazzi e la ragazza de il circolo ARCI METROMONDO; grazie per la Sangria e l'accoglienza. Un grazie a Fege, per l'organizzazione e per averci dato la possibilità di conoscere questi artisti. Grazie ai Physique du Roll, per averci allietato, ma soprattutto per aver fatto un pezzo intitolato INTERISTA. Grazie ad Ale Biase, che c'ha donato una perla insapettata. Grazie ad Alex, per essersi fidato di me ed aver condiviso queste emozioni. Grazie a Fabrizio, per le sue battute fulminanti, la sua simpatia, e per quello che sa far venir fuori con le sue dita. Ed infine, grazie a lei, ad ILENIA VOLPE, per le emozioni che sempre riesce a trasmettermi, e soprattutto, per la Persona che E'.

mercoledì, maggio 14, 2008

Venerdì 16 Maggio

A quasi 5 mesi da quel fatidico 19 Gennaio, ILENIA VOLPE approda a Milano per un set-acustico... Io ci sarò, e voi???










martedì, maggio 13, 2008

On the road...

Voce amica.

Occhi negli occhi de

la sconosciuta.

venerdì, maggio 09, 2008

Tigli

Caldi tramonti.

Sorrisi tra i tigli.

Amor fu? Lo è.



giovedì, maggio 08, 2008

Starry sky

Esplosioni di

bianche stelle nel Cielo.

Vento d'acacia.

martedì, maggio 06, 2008

Stupore


Occhi bambini,

su un viso di donna.

Nuovo stupore.







Grazie ad ILENIA VOLPE per la foto.

lunedì, maggio 05, 2008

Papaveri

I papaveri

occhieggiano nel campo

nero asfalto.

martedì, aprile 29, 2008

Haiku bagnato

Cadono gocce,

lacrime dal cielo noir.

Cuore pesante.



Grazie della foto a Mik

lunedì, aprile 28, 2008

Haiku fumoso

E arrotolo

sigarette a mano.

Fumo pensieri.

giovedì, aprile 24, 2008

Haiku malinconico

Fiori di pesco.

Occhi, fuggiti via.

Anni volati.

mercoledì, aprile 23, 2008

Haiku soppravvivenza

Lotta la Merla.

Di nero corvo becco.
Morte per Vita.

martedì, aprile 22, 2008

Haiku Rock

Voce che graffia,

e chitarre distorte

offron Rifugi.

lunedì, aprile 21, 2008

Un anno in più

Fiumi di rosso

vino, scorrono via

sul'anno in più.




venerdì, aprile 18, 2008

IL FUTURO E' UN'IPOTESI (Ruggeri)

Venerdì - di un giorno nel futuro...
"Oggi devo finire di programmare in tutti i particolari il mio viaggio a Roma.Alla fine ho deciso di andare in aereo, anche perché la compagnia di bandiera, da quando è stata rilevata dal presidente del Consiglio e i suoi figli, ha ottenuto più voli. Più che altro lì i controlli in dogana sono meno severi che sui treni, dove ormai la polizia passa per i vagoni coi cani per tutto il viaggio, e quel ringhiare e sbavare, quei loro denti aguzzi, mi infastidiscono parecchio... E poi il tempo perso al confine è troppo, e non ho voglia di passare i controlli... Invece almeno in aereo avrò la perquisizione una volta sceso a Roma e basta...Anche perché non voglio che mi trovino, già alla partenza, con le copertine dei CD di Nanni Svampa e del "Va'Pensiero" in valigia. Voi vi chiederete che me ne faccio delle sole copertine in valigia, mentre sto andando a Roma... Il problema è che se lo chiederebbero anche in dogana. Bhe è presto detto: mi servono per coprire i CD dei miei amici musicisti Romani, che contrabbando illegalmente ormai da qualche mese... I ricchi figli di papà milanesi pagano una cifra assurda i CD dei gruppi underground romani, e quindi io mi sono organizzato colle suddette band, per fare un piccolo business. Perché per loro (i figli di papà), tutto ciò che è illegale è cool... e magari li vedi, tutti infighettati con l'adrenalina a mille e le narici incipriate, ad aspettare di entrare a mangiare kebab, dopo che sono stati chiusi tutti in fretta e furia, in questa cantina di Cabiate, dove s'è rifugiato l'ultimo kebabbaro della Brianza, vivendo da recluso...Ieri sono andato a farmi firmare il visto temporario per poter andare nell'ex capitale. E, mentre viaggiavo su questo pullman con grandi megaschermi dove trasmettono 24oresu24 trasmissioni assurde, intervallate da proclami e gag del capo del governo, guardavo quelle belle ville borghesi con i vetri sporchi e i giardini malcurati, dopo che tutti gli stranieri che badavano a loro, sono stati cacciati o reclusi. In edicola poi è rimasto solo IL GIORNALE, di cui una volta un famoso comico disse "Che fantasia: il direttore avrà chiamato Figlio il figlio, e Cane il cane..."... Chissà che fine ha fatto il comico. Mi sembra sia stato arrestato, ma non ricordo più se perché trovato a fumarsi una canna o perché comunista... Comunque, l'occasione è ghiotta anche per importare un po' di pecorino romano, di quello buono, che qui non se ne trova più se non pagandolo a peso d'oro... Il problema è che i cani, lo troverebbero subito..."

Si capisce che sono un po' amareggiato per i risultati elettorali, ma, soprattutto, per quello che ci aspetta soprattutto nella mia regione?


Cosa sto ascoltando ora: Ilenia Volpe-Mia Wallace-Madkin-Suan-Mallory Knox-Luminal-Betty Ford Center
Cosa sto leggendo ora: i fondi del caffé

giovedì, aprile 10, 2008

THELMAS in tour!




FINALMENTE!!!


Il 16 Maggio, all'ARCI METROMONDO a Milano, si esibiranno le THELMAS, nella nuova fiammante formazione... Ci sarà anche il live acustico di Ilenia Volpe!


Le fans si stanno già preparando ad invadere la città per una serata di rock al femminile!!!








martedì, aprile 08, 2008

Riflessi


Penso che mi perderei, a rifletermi nei suoi occhi celati da lenti a specchio...



Cosa sto ascoltando: LONDON CALLING - The Clash

lunedì, aprile 07, 2008

Charlton Heston

Ieri ci ha lasciato Charlton Heston.
Pur non condividendo le sue idee politiche e le sue scelte di uomo, non posso ricordarlo come attore.
Qua sotto la scena più famosa di BEN HUR.
Se non l'avete mai visto, vi consiglio di andare subito a recuperarlo.

mercoledì, aprile 02, 2008

Luna Spenta

La palla
sull'albero
sta
tra i rami
gemmati,
come Luna
spenta e morta,
che mai sorgerà
e mai
tramonterà,
su lacrime
di bimbi.

venerdì, marzo 28, 2008

Haiku per una sconosciuta

La tua figura,

si staglia nel Dio Sole

e nel mio Cuore.



mercoledì, marzo 26, 2008

ROMA UNDERGROUND MUSIC TV



Tutto nasce una sera... Una sera come altre.
Parlando con una mia amica musicista, mi faceva notare quanto le faceva tristezza MTV...
Ora, ci sono cose di MTV che apprezzo, tipo HAPPY TREE FRIENDS, però effettivamente, a livello di video musicali, siamo ormai sommersi da lavori di artisti (?) hip hop, con queste schiere di bellissime ragazze di colore che muovono allegramente e graziosamente i loro bei posteriori... E se non è l'hip-hop, anche gli altri lavori hanno tutti questa sorta di patinata irrealtà... Ed allora m'è venuta l'IDEA!
Cos'è RMTV? E' semplicemente un esperimento, niente di più... Innanzitutto RMTV sta per ROMA UNDERGROUND MUSIC TV, e cioè un'alternativa a MTV.
Nell'era del Web 2.0, dove ognuno può dire la sua, con i mezzi che la tenologia e la rete ci mettono a disposizione, ho pensato di creare un canale sì di video musicali, ma niente a che vedere coi culetti svolazzanti di MTV: su questo canale girano in rotazione, 24 ore su 24 ore, video di gruppi della scena underground ed indipendente romana.
Ragazzi e ragazze che non hanno major alle spalle a promuovere i loro lavori, registi affermati che si offrono volontari per girare i loro video, radio pagate per mettere in onda i loro pezzi. No, niente di tutto questo. Sono ragazzi e ragazze che si fanno un mazzo per la loro passione, sono video girati da amici/fans durante i loro live nei locali romani e non, frutto di un'incessante auto-promozione, che li ha portati ad autoprodurre CD che nulla hanno da invidiare a nessuno!
Ora, la qualità dei video su RMTV forse non sarà eccelsa, lo ammetto. Ma trasmette davvero quello che un live deve trasmettere: passione,passione e passione. A volte pure delirio e sfascio, è vero, ma pure questo ci sta... E state pur sicuri che tutto quello che vedete su RMTV è AUTENTICO. Niente di studiato, preparato, recitato... Questo è quello che potete trovare nei live degli artisti che per ora hanno aderito al progetto.
Qui di seguito vi lascio i loro nomi. Ricordateveli, mi raccomando. Perché un domani potrete dire "Ah, sì, li conosco... Giravano su RMTV!"
Hanno aderito al progetto (e per questo a loro va la mia gratitudine): ILENIA VOLPE, MAdKIN, MALLORY KNOX, LUMINAL, THELMAS, BLONDE IS OVER.



RMTV lo potete vedere a questi indirizzi: http://it.geocities.com/romaundergroundtv/ oppure http://www.mogulus.com/romeundergroundtv oppure in streaming direttamente sul mio SPACE.





lunedì, marzo 17, 2008

Confusion

No, non sono MORTO...
... sono solo in STAND-BY.



domenica, febbraio 17, 2008

Attendendo lo schianto

E' successo ancora...
Non è la prima volta, e molto verosimilmente, non sarà neanche l'ultima...
Stavo tornando l'altra sera dal lavoro, ed ho sognato lo schianto. Questa volta è stato su una canzone dei Green Day, altre volte è stato su canzoni diverse, ma l'effetto è poi sempre lo stesso.
L'altra macchina che sventra la mia, lo stridore dei freni, la puzza della gomma bruciata sull'asfalto, le lamiere che si accartocciano... E poi l'asfalto lucido, le sirene, le luci, le voci intorno a me...
Perché? Vi domanderete... Non lo so. Vi rispondo... Sarà perché era dalla mattina che mi sentivo uno stronzo? Sì, perché ci sono persone e cose che hanno questa capacità: farmi sentire uno stronzo, anche se non ne so il perché. O forse lo so e faccio finta di non capirlo... O forse mi sento uno stronzo proprio perché non capisco se lo sono o no...
Ed allora, guidando, la mente vaga e vaga e vaga... Fino allo schianto. Ultime note che rimangono impresse nella testa... Chissà se esiste la colonna sonora perfetta per uno schianto...
C'è una scena di Fight Club, in cui c'è Brad Pitt alla guida e Ed Norton al posto del passeggero. Ad un certo punto Brad Pittt lancia la macchina ad alta velocità sull'autostrada, a tutta velocità, e poi lascia il volante....
Io non avrei abbastanza palle per farlo. O forse ne ho abbastanza per evitare una cazzata del genere.
Perché forse ci voglion più palle per affrontare i problemi giorno per giorno, che chiudere con tutto...


venerdì, febbraio 08, 2008

A volte penso

A volte penso. E per qualcuno è già un fatto notevole in sè.
A volte penso che mi piacerebbe vivere in un bosco.
A volte penso che il sole che sorge, riflettendosi sulle montagne innevate, sia una cosa che ti riconcilia col mondo.
A volte penso che forse ho sbagliato qualcosa.
A volte penso che se avessi il teletrasporto, sarebbe una gran cosa.
A volte penso che vivrei meglio a 250km da qui. O anche a 630km.
A volte penso che una bottiglia di buon vino con le persone giuste, sia qualcosa di molto vicino alla serenità.
A volte penso, o meglio, ripenso alla frase sentita da un vecchio pazzo sulla metropolitana verso Cimiano. (...anzi, forse non era assolutamente pazzo...)
A volte penso di essere felice. O quantomeno sereno.
A volte penso di no.
A volte penso che spesso il successo e la fama, non sono dovuti a meriti e talento.
A volte penso che manchino dei veri leader carismatici, capaci di scuotere le coscienze.
A volte penso che ci siano città dove la media della bellezza femminile sia molto alta.
A volte penso che la vera poesia non sia esprimibile a parole. O almeno con parole cosnosciute.
A volte penso che il sorriso e gli occhi di mio nipote siano la forma di poesia più bella che uno possa concepire.
A volte penso che le distanze siano d'impiccio.
A volte penso che le distanze possano essere eliminate grazie alla mente (e magari al teletrasporto, se già ci fosse...).
A volte penso che per qualcuno sarò un buon ricordo. Per altri un po' meno.
A volte penso che sarebbe meglio non pensare troppo.

lunedì, gennaio 21, 2008

E, finalmente, ZERO!!!





Il luogo deciso per l'incontro, era gremito di persone.
Il passaparola aveva funzionato, e in molti avevano risposto alla chiamata.
Teste e spalle che dondolavano nella semioscurità, che confondeva i profili e i volti. Sconosciuti, spersonalizzati, uno accanto all'altro. Uno appoggiato all'altro, quasi a volersi sostenere a vicenda.
Ogni tanto qualche gridolino, qualcuno impaziente che il rito avesse inizio...
E poi, improvvisamente, il momento arrivò.
La Sacerdotessa, cinta di chiare vesti, stava salendo all'altare, seguita, preceduta, quasi avvolta e protetta, dai suoi quattro discepoli prediletti, indispensabili perché il rito avesse luogo ed effetto.
La tensione per l'attesa, che era andata montando in tutto quel tempo, scoppiò in grida scomposte che inneggiavano alla Sacerdotesssa... Lei, ritta, là, in mezzo all'altare sopraelevato, guardava la gente raccolta attorno a Lei con amore. E la folla era lì... La guardava, la ammirava... Stava aspettando solo una sua parola.
E poi tutto ebbe inizio.
Con l'elettricità del fulmine, il fragore del tuono, l'impeto del vento, la ruvidità della pietra, il rito iniziò! La folla catapultata in un attimo nella trance collettiva...
La Sacerdotessa, con le sue mani, le sue dita veloci, la sua voce che passava dall'essere suadente al graffiante, dava il movimento alla folla. Completamente in suo potere. Avesse ordinato qualsiasi cosa, la folla l'avrebbe fatto. Ed allora diede il permesso di danzare. E la folla danzò, ipnotizzata dalla lunga chioma fulva della Sacerdotessa, che agitava come una frusta che domasse la moltitudine. E poi improvvisamente, rapita da quello sguardo pieno d'amore, di rabbia, di dolcezza, di determinazione la folla si acquietò. Ma era semplicemente la calma che precede la tempesta... Una tempesta che la Sacerdotessa sapeva governare e guidare sapientemente, fino a far salire gli adepti più fervidi sull'altare con Lei... E poi, tutto finì.
Il rito aveva avuto luogo. Ma soprattutto aveva avuto effetto. Perché nessuno, tra i presenti, sarebbe stato più lo stesso, dopo quella notte.







Tanti, nei giorni precedenti, mi han detto che sarebbe stata una sciocchezza.
Tanti lo pensano tutt'ora. Farsi più di 600 km, per cosa? Per sentire delle band suonare? Per vedere gente che hai visto semplicemente dietro un freddo schermo? E poi son cose che, mi si dice, potevo fare 10 anni fa...
Ma io sono un testone. E sabato mi son svegliato alle 5.00, mi son fatto 600 km in treno, ho visitato una città che sto iniziando davvero ad amare, e sono andato a vivere delle emozioni che mi hanno ripagato di tutta questa fatica. Avevo fatto una promessa ad una persona. Sì, una persona conosciuta solo dietro un freddo schermo... Ma non chiedetemi perché, non saprei rispondervi, ci tengo a quella persona. Sabato quella persona m'ha dato tanto. Senza bisogno di cercare di spiegarlo a parole. Io lo so questo. Ed ora lo saprà probabilmente anche lei...
E, tra le altre cose, sono orgoglioso di esserci stato. E' come quelle persone che una sera avranno sentito suonare dei ragazzotti in un locale di Liverpool, il The Cavern, ed avran pensato "Caspita, questi spaccano... Secondo me diventeranno qualcuno...".
Ecco, io sabato ho avuto la stessa sensazione, guardando negli occhi la persona che stava lì immobile in mezzo al palco, mentre il pianoforte picchiava nella testa...
Bene, quando la mia città sarà tappezzata dai loro manifesti, io dirò orgoglioso agli amici: "Io c'ero quel 19 gennaio..." E voi? Dov'eravate?

(Si ringrazia per la foto ILENIA VOLPE e per il logo EMIANZ)





venerdì, gennaio 18, 2008

MENO UNO!


UN PICCOLO ASSAGGIO, VA'...

giovedì, gennaio 17, 2008

mercoledì, gennaio 16, 2008

MENO TRE!



IO CI SARO'!!!!





E Voi?




(Per la locandina si ringrazia RADIO SCASCIO CREW)