mercoledì, maggio 23, 2007

EVOLUZIONE

Si dice che uno dei passaggi evoutivi che ha fatto sì che l'uomo si distinguesse e superasse i primati, sia l'avere il pollice opponibile.
Malauguratamente, l'altra sera, sbaraccando le scenografie della rappresentazione teatrale di cui ho parlato nel post qui sotto, mi sono sfracellato un pollice contro lo stipite di una porta (presto le foto...).
Ora, a parte il fatto che fortunatamente non mi sono fratturato nulla, e dovrò solo aspettare un paio di mesi che cada l'unghia colpita, ho capito effettivamente l'importanza del dito opponibile.
Una meraviglia di cui ci accorgiamo, solo quando non possiamo usarla... ("...come è per tutto ciò che ho perso, mi manca perché è perso..." cantavano i Litfiba del buon Piero Pelù...). Ci sono un sacco di cose quotidiane, che diventano difficili da fare con un uso non al 100% del caro e bistrattato pollice. Tra le altre, diventa difficile tagliare una bistecca, abbottonarsi la camicia, usare la barra spaziatrice della tastiera, allacciarsi le scarpe (ho imparato a farmi l'asola senza uso del pollice... Fantastico!)... E, oltre tutto, mi è quasi impossibile fumare in macchina mentre guido, perché impossibilitato a dare il classico tocco per far cadere la cenere dal finestrino...
Quindi,quando vi capita, date un bacio ai vostri pollici, che sono tanto importanti e troppo spesso ce ne dimentichiamo!

martedì, maggio 22, 2007

CHI NON MUORE...

...si rivede. E' proprio il caso di dirlo...
E "CHI NON MUORE SI RIVEDE" è anche il titolo della commedia brillante in tre atti, andata in scena sabato 19/05, rappresentata dalla compagnia teatrale di cui faccio parte, I SENZA TETTO. Sul MySpace della compagnia, trovate già le foto... E' anche per questo che non scrivo da quasi un mese...
Un mese duro, questo. Tre rappresentazioni teatrali in tre settimane, due repliche e quello nuovo. Prove praticamente 6 sere su 7. La solita tensione che mi accompagna tutte le volte che si avvicina una prima... Un po' dovuta anche al mio modo "sportivo" di studiare la parte...
Penso che sia il timore di tutti quelli che hanno provato a recitare: il blocco davanti ad una battuta che non ci si ricorda... Nel cinema è facile, basta rifare la scena... Ma a teatro, è buona la prima, e se non è buona, sono solo fatti tuoi...
Mi è appena capitato di assistere ad una commedia portata in scena da una compagnia teatrale amatoriale, dove alcuni attori avevano dei seri ed evidenti problemi di memoria... Devo dire che dalla parte del pubblico la cosa si nota parecchio... E non è certo bello.
Dev'essere stata questa esperienza a spronarci, ed infatti, dopo alcune delusini durante la prova generale, sabato abbiamo dato il meglio di noi, e il pubblico ha dato prova di gradire questo nostro impegno.
Tornando al dunque, basta prove, ripassi e copioni per un po'... Quindi la mia mente sarà più libera di spaziare, e tornerò a scrivere con un po' più di continuità...