Effettivamente nessuno sta puntando una pistola alla mia tempia, obbligandomi a scrivere in questo momento, ma l'istinto è stato proprio quello di accendere il pc, ed iniziare a farlo...
Ma andiamo con ordine.
Ieri sera, nella puntata di OTTO E MEZZO, trasmissione di LA7 condotta da Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, c'era ospite la signora (o signorina) Michela Vittoria Brambilla. Ora, non ho seguito tutta la trasmissione, e non so quale fosse il tema trattato (anche perché sono capitato su quel canale, per il semplice fatto che dopo la trasmissione sarebbe iniziato LAW & ORDER... e quello a me interessava).
L'unica cosa che posso dire, è, che nei cinque minuti di intervento della suddetta signora (o signorina) Brambilla, ho avuto un attimo di smarrimento. Non che prima di averla sentita avrei dato il mio appoggio e/o il mio voto a lei, ma dopo quei cinque minuti, ogni possibile incertezza è stata fugata.
Non entrerò nel merito di quello che i circoli del Partito della Libertà stanno facendo, né discuterò il loro programma politico. Per il semplice fatto che non ci sono, o, se ci sono, non li ho mica capiti. E non perché io sia particolarmente idiota, ma perché, sinceramente la spiegazione della loro "capa", è stata un po' confusa. Che già chiamarli circoli, mi fa venire in mente il cucito, la filatelia, le bocciofile... Oltretutto, da quello che ho capaito, la sig.ra/.ina Brambilla dice che come bacino di voti, raggiungerebbero il 60% dei voti. Complimenti vivissimi.
Peccato che la loro rappresentante dimentichi alcuni particolari quando si infervora nei suoi discorsi (senza però mai scordare di abbassare leggermente il capo, durante le inquadrature, per far vedere la raffinata e complessa pettinatura...) mediatici. Primo errore: parlando di sicurezza, critica (legittimamente, per l'amor di Dio...) la legge messa a punto dal nuovo governo per quanto riguarda l'immigrazione clandestina.Si dice preoccupata del flusso migratorio CLANDESTINO (che secondo lei, è già aumentato esponenzialmente rispetto alla legislatura scorsa, anche se varie statistiche smentiscono questo dato...), e ne ha tutte le ragioni. Si dice anche preoccupata delle migliaia di Rumeni CLANDESTINI che starebbero per entrare in Italia, aumentando così il numero degli EXTRACOMUNITARI. Ora,ripeto, ha ragione a preoccuparsi, ma forse dovrebbe sapere, la Sig.ra(o .ina) Michela Vittoria Brambilla, che la Romania è diventata parte dell'Unione Europea, che le piaccia o meno. E ciò significa che le migliaia di Rumeni che starebbero arrivando, potranno entrare in Italia senza neanche esibire il passaporto, ma nessuno potrà fermarli o rimandarli indietro. E questo sarebbe successo anche con la Bossi-Fini. Ma, sinceramente, a parte dimostrare un po' di superficialità da parte della Brambilla, non è questo che mi ha più dato fastidio.
L'altro episodio è, secondo me, molto più triste. Ad un certo punto si è paragonata, dicendolo un po' per scherzo, con una risatina divertita, "a quei Bonzi con il saio rosso" che son saltati fuori adesso in Birmania, e che lottano per la libertà.Ora, forse la Sig.ra(.ina) dovrebbe stare attenta a fare battute, primo, su una cosa così seria e secondo, magari informarsi un po' di più, prima di aprir bocca. Anche perché paragonarsi al popolo Birmano, anzi, ai loro monaci, che da ANNI (ma forse lei non lo sa) lottano contrano una dittatura militare e violenta, mi sembra un po' eccessivo per un'industriale appoggiata politicamente ed economicamente, da un personaggio che possiede tre reti TV e un immenso patrimonio.Oltretutto, quei "Bonzi col saio rosso", rischiano la vita manifestando, e lo fanno per una vera LIBERTA'! Non certo per quella "libertà" di cui discutono la M.V.Brambilla ed i suoi amici, nei loro circolini.La loro libertà si traduce in libertà dalle tasse, mentre per i Birmani la LIBERTA', è quella di poter dire quello che pensano, di avere elezioni democratiche, di non doversi preoccupare di soldati che sparano ad altezza uomo per qualsiasi minima manifestazione... Dovrebbe riflettere un po' di più, la Signora (o Signorina) Brambilla, prima di parlare, soprattutto se lo fa davanti a migliaia di persone.