venerdì, settembre 14, 2007

Matrix e buddhismo...


Il titolo del post potrebbe sembrare strano...
Ma è il collegamento che la mia mente (forse malata) ha fatto.
Ma partiamo dalll'inizio.
Stavo leggendo l'introduzione al "Libro Tibetano dei Morti" (Bar-do-thos-grol), quando mi sono accorto di un'affinità straordinaria tra la concezione del buddismo tibetano del mondo e la trama portante del film Matrix.
Ora, per i Tibetani, tutto il mondo è maja, ovvero "illusione". Quindi tutto ciò che viviamo è semplicemente frutto della nostra fantasia, e di questo ce ne accorgeremo solamente al momento della morte, quando il respiro cesserà e la coscienza=luce tornerà a vedere la luce accecante.
Nel film Matrix, la realtà non è quella che vede e vive Neo, bensì un mondo a parte di cui lui non conosce l'esistenza, ma che potrà raggiungere solo con l'aiuto di Morpheus.
Ora, il parallelismo tra la vita vista come illusione del concetto Tibetano e la "matrice" di illusione creata dalle macchine in Matrix, è stata una delle prime cose che mi è venuta alla mente.
Tenendo conto poi dell'utilizzo di altri soggetti presi a piene mani da altre tradizioni religiose all'interno del film (Zion, la terra promessa per la fede Rastafari, identificata con l'Etiopia [e, non a caso nel film, i 2 personaggi nati liberi, sono di colore], la ricerca dell'Eletto, etc.etc.), il fatto che la "matrice" possa essere stata ispirata dalla maja Tibetana, non mi è sembrato tanto lontano dal vero.
Se avete qualche idea in proposito, non esitate a commentare.

N.B.:Chiedo scusa per la spiegazione sommaria e semplicistica della visione Tibetana, ma l'argomento è alquanto complesso e articolato. La mia era solo un'osservazione sulla similitudine dei due concetti di illusione.
Per ogni chiarimento, vi rimando alla lettura del "Libro Tibetano dei Morti". Nelle versioni italiane, solitamente, c'è sempre un'esauriente introduzione iniziale curata dagli autori.