lunedì, maggio 19, 2008

Milano by night (o, se volete Milano da bere...)



Venerdì sera. Milano. Siamo a Maggio, ma sembra Novembre. "November Rain" cantavano i Guns in macchina,mentre giungevamo qui, e nulla è più azzeccato... Il locale è caldo e accogliente. Dalle pareti ci guardano eroi e bambini. Le
fiammelle danzano sui tavolini, e la sangria fa il resto.
E poi viene il momento. Loro salgono sul palco; lui defilato, dietro la sua inseparabile compagna. Lei, ci guarda, sorride e poi fa la cosa per la quale è nata. Musica. "...mi nascondo dietro ardui silenzi..." ma la chitarra, che sembra un'estensione naturale del suo corpo, tanto è un tutt'uno con lei, parla...Eccome se parla. Nella sala è silenzio: nessun chiacchiericcio soffuso, nessun brusio. Tutti trattengono il respiro, aspettano che l'ultima nota sia sfumata... e poi esplodono, alla fine del primo pezzo. E del secondo...e del terzo... e così via. Ad un certo punto non c'è più luogo, non c'è più spazio: ci sono solo le loro note e la sua voce. In un attimo le dita affusolate che scorrono lungo il manico della chitarra, e quelle che corrono sui tasti neri e bianchi della tastiera, diventano un'unica cosa: un'enorme mano guidata da una sintonia straordinaria, da un gioco di sguardi, da occhi guizzanti... C'è tempo anche per un fuori programma con un'amica del pubblico... E poi si riprende, tra scatti punk-grunge e pezzi talmente emozionanti, che pure il cielo di Milano fa cadere le sue lacrime sulle vetrate sopra di noi... E poi la musica finisce. La gente rimane immobile: vorrebbe non finisse mai, ma le regole son queste...Anche se, ne son sicuro, la mattina dopo svegliandosi, la sua voce risuonerà nelle loro orecchie, come canto di Sirena, che non si può scordare...
E' sabato ormai, e adesso pure il cielo di Milano è risollevato e non piange più....




Una serata splendida, quella di venerdì. Una serata di pioggia di Maggio, di gatti calciatori e cervelli da 70.000 euro. Di fotomontaggi e massaie ungheresi. Di sangria e riti scaramantici. Di grandi uomini alle pareti e grandi donne sul palco.
Di cerate con le fragole e sedie impilate. Di scale mobili e magma. Di chitarre e tastiere. Di band tributo ad Orietta Berti ed emuli femminili di Ben Harper. Di canzoni donate attorno ad un tavolino e di dita che danzano su corde tese. Di bottiglie vuote e piedi lunghi. Di chilometri percorsi e pesi da portare. Di sorrisi e commozione. Di occhi e capelli. Di
alcool e Navigli. Di strade e uova. Di sigarette perfette e persone stupende.

RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio tutti i ragazzi e la ragazza de il circolo ARCI METROMONDO; grazie per la Sangria e l'accoglienza. Un grazie a Fege, per l'organizzazione e per averci dato la possibilità di conoscere questi artisti. Grazie ai Physique du Roll, per averci allietato, ma soprattutto per aver fatto un pezzo intitolato INTERISTA. Grazie ad Ale Biase, che c'ha donato una perla insapettata. Grazie ad Alex, per essersi fidato di me ed aver condiviso queste emozioni. Grazie a Fabrizio, per le sue battute fulminanti, la sua simpatia, e per quello che sa far venir fuori con le sue dita. Ed infine, grazie a lei, ad ILENIA VOLPE, per le emozioni che sempre riesce a trasmettermi, e soprattutto, per la Persona che E'.

2 commenti:

ilenia volpe ha detto...

grazie a te, non è facile trovarne, di persone come aeffe :D

Aeffe ha detto...

Il pensiero è reciproco.