martedì, gennaio 08, 2008

Roma Capoccia

Roma.
Città Eterna... O così dicono.
Ci sono stato a Roma, durante i giorni delle feste natlizie.
E m'è rimasta dentro, non c'è niente da fare...

Roma.
Da ogni angolo trasuda Storia, sembra che sia abbastanza che un bambino giochi con la paletta, per portare alla luce la grandiosità dell’Impero.
Enormi e bellissime statue marmoree, che hanno visto gli sfarzi e la potenza degli Imperatori,
ora guardano colle loro pupille bianche, i loro occhi morti, tristi custodi impegnati con un Sudoku.
Statue a cavallo, bianche di pietra, a cui gettano monetine all’indietro.
Statue d’oro, di carne, che aspettano immobili che qualcuno getti una monetina ai loro piedi.
“Botticelle” che portano a spasso ricchi turisti per il centro.
Disperati che trascinano carretti coi loro poveri stracci.
Stormi di storni che disegnano nel cielo coreografie che mente umana non potrebbe ideare.
Stornelli sguaiati e tovaglie a quadri bianchi e rossi, in una trattoria a Campo dei Fiori.
Mercanti del tempio, al Panteon. E via Condotti, il tempio dei Mercanti.
Santi, su colonne con la vita di eroi pagani.

Il bianco colonnato di San Pietro, e i neri senza tetto che l’abbandonano la mattina presto.
Gli splendidi occhi azzurri di una spagnola sul bus, e i neri occhi spaventati degli ambulanti che fuggono sul lungo Tevere.
Il parco di Villa Borghese inondato dal sole, e lo stonato che canta “And so, this is Christmas” sotto un cielo primaverile.
La supponenza degli impiegati, e il calore umano dei camerieri.
La matriciana e le lunghe file nei Mc Donald’s.
Questo e molto altro mi porterò dentro di Roma…
Perché anche questa è la Città Eterna…



Nessun commento: